Itinerario: Pizzo Leone (5h, vedi cartina)

La nostra gita inizia a Ronco sopra Ascona, che si raggiunge in automobile salendo da Porto Ronco, sulla strada costiera fra Ascona e Brissago. Il primo panorama mozzafiato sulle Isole di Brissago e sul Lago Maggiore, nel suo tratto più ampio, lo si ha dal piazzale della chiesa di San Martino, decorata all’interno da affreschi, stucchi e scagliole che impreziosiscono la navata e il coro. Di particolare interesse, nel coro, il ciclo di affreschi delle allegorie dei mesi, risalente al 1491-92.
Con le sue case addossate le une alle altre che si affacciano su strette viuzze, Ronco era un tempo villaggio di contadini, vignaioli ed emigranti. Il suo cittadino più celebre è certamente Antonio Ciseri, considerato uno dei massimi rappresentanti della pittura religiosa dell’Ottocento italiano. Nacque a Ronco nel 1821 e morì all’età di settant’anni a Firenze, dove era emigrato. La sua casa natale, che si affaccia sul piazzale della chiesa, ospita a pianterreno il Centro culturale Ciseri (galleria d’arte e punto vendita di articoli da regalo), gestito dall’Istituto Terapeutico La Motta di Brissago.

Chi non desiderasse cimentarsi su strade e sentieri di montagna per raggiungere il Pizzo Leone – ma credete, ne vale la pena – potrà accontentarsi di una passeggiata lungo via Gottardo Madonna, una strada asfaltata a traffico limitato e molto panoramica che da Ronco conduce al Monte Verità di Ascona, oppure in direzione opposta potrà seguire un sentiero con ampia vista che porta alla frazione di Fontana Martina.

Il sentiero del Pizzo Leone

La via più semplice per raggiungere il punto di partenza della passeggiata è quella di proseguire da Ronco sopra Ascona sulla strada carrozzabile seguendo le indicazioni per Arcegno, lungo via Livurcio. Arrivati al bivio di Gruppaldo (segnalato con un cartello), si prende la prima strada a sinistra che svolta a “U”, seguendo l’indicazione Monti di Ronco, e si attraversa un quartiere con diverse ville con vista imprendibile sul lago. Per alcuni chilometri la strada è piuttosto ampia e si incrocia facilmente. Negli ultimi 2-3 chilometri si restringe.

Si posteggia dopo il nucleo di Porera, dove la strada è sbarrata da un cancello. Il sentiero, che porta in due ore al Pizzo Leone (1659 metri), parte dalla chiesetta di Pozzuolo (1181 metri) e in seguito raggiunge l’Alpe Naccio (1395 metri). Prima di iniziare l'ultimo tratto di salita al Pizzo si arriva a un belvedere sul quale sorge una croce. Da quel punto il sentiero si divide e si può optare per la via in salita oppure proseguire a mezza montagna. Si consiglia di seguire il sentiero che sale.
Lungo tutto il tragitto, che attraversa boschi e prati in fiore, si godono meravigliosi panorami sul lago, sulle isole e sulle cime frastagliate del Ghiridone. Nel corso del mese di giugno i campi si colorano di rosa, grazie alla presenza di numerosi arbusti di rose delle alpi.

Giunti in vetta, la vista spazia, oltre che sul lago, anche sulla catena alpina presieduta dall’imponente Monte Rosa e sui graziosi villaggi delle retrostanti Centovalli, in territorio elvetico, e Valle Vigezzo, oltre il confine.

Per il ritorno si consiglia di ripercorrere lo stesso sentiero. Attenzione, giunti all’Alpe di Naccio e prima di arrivare in località Casone è meglio scendere in direzione della chiesetta di Pozzuolo, invece di seguire le indicazioni per Porera che allungano il percorso.