Centro Pro Natura Lucomagno

Parchi

La regione del Lucomagno è certamente una delle più belle del Ticino ed è anche tra le preferite dagli autori di questa guida. Nel cuore di un vero e proprio paradiso escursionistico, l’associazione ambientalista Pro Natura ha ridato vita ad un'iniziativa creata negli anni Ottanta per favorire un armonioso rapporto tra l’uomo e il suo ambiente naturale. Il Centro Pro Natura Lucomagno, con alloggio, ristorazione e un ricco programma culturale, è il punto ideale da cui partire alla scoperta di questo splendido parco alpino, dove ogni estate spuntano piante e fiori rari.

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La visita


L’ospizio dove anticamente sostavano i viandanti del Passo del Lucomagno è stato trasformato negli anni Cinquanta in albergo con un interessante progetto in pietra e legno di Rino Tami, padre della moderna architettura ticinese.
La struttura dispone di sette belle camere, due dormitori, uno spazio campeggio dove si trovano anche tre yurte (tende mongole), dalle quali durante la notte si possono osservare le stelle, e un ristorante che propone numerosi prodotti locali, come gli imperdibili formaggi degli alpi del Lucomagno.

Ma l’importanza del Centro – secondo i promotori – non consiste tanto nella struttura in sé, bensì nelle emozioni e nella gioia che può dare agli ospiti e a chi desidera scoprire la natura della regione. Il Lucomagno – dal latino "Lucus magnus", grande foresta sacra – è infatti un luogo unico. Anche l’uomo nel corso dei secoli ha contribuito ad arricchire la bellezza del paesaggio, creando ambienti aperti e prati fioriti ad altitudini dove altrimenti non ci sarebbe che foresta. Secoli di fatiche dei contadini di montagna hanno infatti soppiantato il bosco con prati e pascoli per foraggiare il bestiame, la principale fonte di sussistenza in queste condizioni alpine.

L’itinerario qui proposto attraversa proprio questi prati, dove spuntano piante e fiori rari che ogni estate offrono un’incantevole tavolozza di colori. Alle spalle dell'albergo si trova anche un’importante riserva forestale cantonale (Selvasecca) con una presenza rilevante di pino cembro. Presso il Centro Pro Natura, che organizza un vasto programma culturale e visite guidate, si possono ottenere tutte le informazioni necessarie per scoprire la regione.

Se avete più tempo…

Itinerario: Acquacalda - Dötra (2.5h, vedi cartina)


Nella regione del Lucomagno vi sono itinerari percorribili senza difficoltà da tutti. Tra le tante passeggiate possibili, una camminata semplice ma molto appagante per la bellezza del paesaggio, è quella che invita a scoprire la regione di Dötra, tra Olivone e il passo. L’estate fa fiorire i suoi prati e li riveste di corolle colorate, un vero spettacolo che incanta il visitatore. La ricchezza e la varietà della flora di Dötra sono conosciute da tempo e la regione fa parte dell'inventario federale dei paesaggi, siti e monumenti naturali degni di protezione.
L'escursione può iniziare da Acquacalda, dove sorge il Centro Pro Natura, a circa 1750 metri. Il sentiero si snoda tra le pinete e raggiunge in breve il pianoro di Croce Portera (1917 metri) dove la grande croce invita al silenzio e alla riflessione. Un dolce e pianeggiante susseguirsi di prati fioriti conduce al nucleo di Dötra. Margherite, gigli, genziane, arnica, ranuncoli, orchidee selvatiche, anemoni e altri fiori compongono quadri indimenticabili, in particolare tra giugno e luglio. Nella zona si incontrano anche numerose varietà di farfalle, altri insetti e una cinquantina di specie di uccelli nidificanti. Il paesaggio è maestoso, con cime elevate, conche fiorite e rocce che affiorano nel verde dei boschi. Nella regione sono presenti, oltre ai cosiddetti “prati magri” dal suolo povero di nutrimento ma ricchi di specie vegetali, anche zone umide di grande interesse naturalistico. A Dötra ci sono una capanna, aperta tutto l’anno (punto di partenza per escursioni più impegnative) e un grotto, che offre cibi tradizionali. Il sentiero prosegue verso Anvéuda, un piccolo gruppo di case posto in posizione panoramica.

Il ritorno può avvenire per la stessa via oppure imboccando un altro sentiero segnalato che da Dötra, passando più in alto, riporta a Croce Portera, da dove si torna al punto di partenza.

La Valle di Blenio


Questa gita rappresenta anche un’ottima occasione per visitare la bellissima Valle di Blenio, soprannominata Valle del Sole. Si consiglia di risalire la valle dalla strada sulla sponda sinistra del fiume Brenno e di scendere lungo la sponda destra.

Salendo, merita una sosta la cinquecentesca Casa dei Landfogti a Lottigna, sede del Museo storico della Valle di Blenio, che presenta sulla facciata gli stemmi delle famiglie che si succedettero nel dominio della valle. Attraversando pittoreschi villaggi (alcuni da cartolina, come Aquila), si giunge a Olivone, dove si trova il museo etnografico della valle, ospitato nella seicentesca Ca’ da Rivöi.

Scendendo, lungo la sponda destra sono di particolare interesse le rovine del castello di Serravalle a Semione, costruito nel XII secolo da nobili bleniesi per controllare la via del Lucomagno e distrutto nel 1402.

Percorrendo questa valle il visitatore rimane colpito dalla presenza di numerose imponenti case signorili di epoche diverse, costruite da bleniesi che hanno fatto fortuna all’estero come cioccolatai, gelatai, ristoratori e marronai.

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Per completare la giornata